Il complesso psico-fisico necessita di una continua azione di purificazione, infatti le evacuazioni ed escrezioni sono un parametro di verifica della condizione di salute o malattia. L’uomo, ogni essere vivente, è un’organismo di una complessità inimmaginabile che si basa, per nostra fortuna, su pochi semplici principi.
La sapienza ayurvedica li ha enucleati e chiariti e propone delle modalità di de-tossificazione del corpo e della mente molto efficaci, ma che richiedono una partecipazione attiva da parte del singolo.
Le pratiche del pancha karma sono depurative dei tessuti e inducono anche i processi rigenerativi dei tessuti e degli organi indeboliti. Tali procedure disintossicanti agiscono tanto in profondità da diventare una cura per diverse malattie.
I trattamenti richiedono un soggiorno residenziale perché si devono rispettare varie fasi in sequenza nelle diverse procedure. Ciascuno dei cinque-pancha tipi di azione-karma va scelto per quella persona ed eseguito nella stagione appropriata.
Tempi di esecuzione e una dieta specifica devono essere seguiti scrupolosamente prima durate e dopo l’azione utile per avere il risultato desiderato. Ci sono momenti fisicamente ed energeticamente impegnativi che necessitano di quiete, calma e isolamento.
Pancha Karma – Digiuno
Digiuno o restrizione calorica
Il digiuno è una pratica di vita con valenze di tipo diverso che dipendono dall’intenzione con la quale la persona desidera realizzarlo.
Nei secoli e millenni del passato l’astensione dal cibo era una pratica spirituale, in Occidente così come in Oriente le diverse tradizioni religiose hanno sfruttato le potenzialità purificatorie del digiuno. L’esperienza empirica testimoniava che la funzione mentale e la preghiera erano facilitate dal digiuno.
In epoche anche recenti la disponibilità di cibo non era così abbondante come accade oggi, almeno nei paesi dell’Occidente opulento, e la carenza o assenza di cibo erano abbastanza frequenti. La conseguenza è che il metabolismo si è adattato a questa situazione di carenza alimentare, questo si rivela utile per il discorso attuale dell’uso del digiuno.
Nell’ultimo secolo, fino ad oggi, la situazione è diversa e si guarda al digiuno per il suo valore terapeutico anche se la scienza medica ufficiale non lo annovera fra le terapie riconosciute e approvate. In effetti gli effetti salutari e potenzialmente curativi del digiuno si estendono ad una vasta gamma di disturbi, affezioni e malattie.
Vale per il digiuno la stessa regola che vale per qualsiasi terapia, entrambe vanno e devono essere personalizzate. Ad ognuno il suo digiuno! I principi generali valgono per tutti, ma le reazioni del metabolismo dipendono dalla costituzione del singolo. Le diverse tipologie con prevalenza o squilibrio di Vata, Pitta e Kapha predispongono all’insorgenza di risposte specifiche del corpo e della mente che sono prevedibili e possono essere prevenute nella loro intensità. Onde, per godere appieno dei benefici del digiuno, è necessario il consiglio e l’assistenza di un medico che ne abbia esperienza.
Si devono adattare le modalità della restrizione alimentare: totale, intermittente o altri tipi con il supporto di tisane, preparati erboristici, consigli comportamentali, ecc.
É consigliabile un breve periodo di alcuni giorni come approccio graduale alla sospensione del cibo. Di pari valore è la ri-alimentazione dopo la sospensione del cibo. In Ayurveda ci sono precise indicazioni sulle modalità di preparazione pasti di seguito al digiuno, anche quest